di Simona Tricoli
Quando arriva il periodo delle festività il consumismo e lo spreco la fanno da padroni.
In molte parti d’Italia si partecipa a pranzi e cene così abbondanti, da far pensare che le persone siano a digiuno da mesi. I dolci tipici sono innumerevoli e la varietà di pandori e panettoni è impressionante.
Si pensi che tra Natale e Capodanno vengono sprecate circa 575.000 tonnellate di cibo, che corrispondono a un importo superiore a 9 miliardi di euro.
Non siamo qui per demonizzare chi festeggia o chi prepara quel piatto in più per onorare le feste, l’importante però è sempre fare le cose con consapevolezza e cercando anche in questi casi di essere sostenibili.
Allora perché non optare per un pranzo o una cena di Natale a km zero?
La scelta di un prodotto a km zero (cioè un prodotto che per arrivare al consumatore percorre zero km), sostiene l’economia locale, permette di consumare prodotti di stagione e riduce di molto l’inquinamento, dato che il trasporto dei prodotti si riduce ai minimi termini.
Realizzare un menù a km zero, ci darà la possibilità di consumare prodotti freschi, tipici del proprio territorio, e inoltre, pianificare un menù, ci permetterà di ridurre gli sprechi, dato che la spesa che andremo a fare sarà mirata.
Se poi decideremo di mangiare al ristorante, è importante sapere che molti di questi hanno adottato la filosofia del km zero, pertanto è possibile essere sostenibili anche se si decide di non mangiare a casa.
Si può essere sostenibili anche con i regali, ad esempio realizzando cesti regalo con prodotti del territorio o realizzando home made pietanze da regalare, sempre di più infatti, sta prendendo piede la moda di realizzare sacchettini regalo con biscotti o tavolette di cioccolato fatte in casa.
Le festività però ci mostrano anche l’altra faccia della medaglia, secondo i dati Istat, nel 2024 le famiglie che vivono in povertà assoluta sono oltre 2,2 milioni, che corrispondono all’8,4% delle famiglie residenti, per un totale di 5,7 milioni di persone, quindi il 9,8% dei residenti.
E quando si parla di povertà assoluta, non è facile pensare al cenone di Natale o agli innumerevoli dolci che abbondano sugli scaffali dei supermercati e nelle pasticcerie. La povertà porta anche a chi possiede un lavoro, di non riuscire a fare un’alimentazione sana ed ecco che si parla di povertà alimentare, figuriamoci poi pensare ad avere cibo in più che può essere sprecato.
Per chi il Natale lo festeggia, questo implica che dovremmo essere tutti più buoni, per chi invece non lo fa, perché di un credo diverso o per scelta personale è importante in ogni caso cercare di essere sempre persone migliori.
Margherita Hack sosteneva che non bisognava credere in Dio per vivere in modo onesto e basare la propria vita su principi di solidarietà e giustizia.
Quindi per chi ha la possibilità di avere di più, non solo durante le festività ma anche durante il resto dell’anno, ricordiamoci che c’è la possibilità di donare, e i percorsi per farlo sono davvero tanti:
- Spesso, ad esempio, fuori i grandi centri di distribuzione sono presenti volontari che invitano i clienti a fare un piccolo acquisto che contribuirà alla Colletta alimentare, a dimostrazione che con un piccolo contributo da parte di tutti si può fare la differenza.
- Anche la Croce Rossa Italiana si è attivata per contrastare la povertà alimentare, per ridare dignità alle persone, promuovendo anche l’inclusione sociale.
- E per restare in tema, con Progetto Arca è possibile donare cene di Natale e pacchi natalizi.
Le iniziative per dare un contributo sono innumerevoli, e per quanto spreco di cibo possa esserci (vi rimando all’articolo sullo spreco di cibo), c’è ancora chi vuole dare speranza, dignità e sostegno a chi vive situazioni di difficoltà.
Essere sostenibili non è solo evitare sprechi o fare cene a km zero, ricordiamoci che sostenibilità è anche inclusione, lotta alla povertà e riduzione delle disuguaglianze. E tutti noi, in base alle proprie possibilità ovviamente, dobbiamo provare a dare il nostro contributo.
Fonti:
https://www.helpconsumatori.it/alimentazione/spreco-zero-natale-il-costo-nascosto-dello-spreco-alimentare/
https://www.istat.it/comunicato-stampa/la-poverta-in-italia-anno-2024/
https://www.bancoalimentare.it/colletta-alimentare
https://cri.it/povertaalimentare/
https://sostieni.progettoarca.org/campagna/riaccendi-il-natale/#app